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frontespizio Capitoli di Castiglione Sicilia
                    Frontespizio Capitoli di Castiglione Sicilia

Come premessa bisogna ricordare che dopo l’undicesimo secolo,
andarono in uso, per gli isolani, relativamente al diritto pubblico, le
Costituzioni, Normanna, Sveva, ed i Capitoli del Regno, come ordi-
nanze emesse dal potere centrale.
Questi ordinamenti, mano a mano che si susseguivano,
non riu- scivano a dettare norme, con cui regolare le “cose d’ogni giorno”, che
fossero accettabili da tutta la realtà isolana.
Azioni come matrimoni, le eredità, l’apertura delle porte della cit-
tà, i prezzi dei generi di prima necessità, seppur nella loro semplicità,
necessitavano di una gestione che fosse stabilita e definita.
Per Je comunità, di conseguenza, fu necessario e spontaneo, cla-
borare dei propri regolamenti urbani; i quali, nascendo oltre che dal-
le tradizioni, anche dalle singole esigenze contingenti, fossero da com-
plemento alle leggi Regie.
Tali regolamenti urbani, assunsero la definizione generale di “Con-
suetudinî” e tali erano chiamati nella Costituzione Sveva, nella quale
il Re riconoscendo loro la giusta importanza, ordinava che sia i Giu-
dici, sia i Notai, tenessero conto delle norme di diritto consuetudina-
rio, della città ove svolgevano il loro mandato.
Le “Consuetudini”, dovevano avere la convalida Reale, prima d’ave-
re un effettivo valore legale.

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CAPITOLI DI CASTIGLIONE DI SICILIA